Evento lesivo in Italia: il risarcimento dei danni
Se siete rimasti vittima di un incidente in Italia, o come si dice in gergo di un “evento lesivo”, potrebbe interessarvi il seguente articolo in tema di risarcimento danni in Italia, nel quale diamo consigli sulle azioni da intraprendere per poter avanzare una richiesta di risarcimento danni.
Cosa si intende per “evento lesivo”?
Per incidente o evento lesivo intendiamo un evento improvviso e imprevedibile, non voluto, che abbia provocato alla vittima una serie danni materiali (come lesioni fisiche e perdite patrimoniali) e morali.
Quando tale fatto sia riconducibile alla responsabilità altrui, si può agire nei confronti del responsabile, ovvero di colui che direttamente, tramite una sua azione o omissione, abbia causato il sinistro.
Il responsabile può essere tanto una persona fisica quanto una società, ad es. il gestore di un locale commerciale o la società titolare di un lido turistico.
Ai sensi della legge italiana infatti, qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno (Art. 2043 del codice civile).
Quali legge regola il risarcimento del danno da sinistro avvenuto in Italia?
Purtroppo, ogni anno, in occasione delle vacanze estive, una percentuale di turisti tedeschi o di italiani residenti in Germania, in Italia per trascorrere le ferie, resta vittima di incidenti subiti nel corso della vacanza.
Le cause di un sinistro possono essere le più svariate: a titolo di esempio immaginate di trovarvi sulla spiaggia, quando, improvvisamente, la sedia a sdraio sulla quale siete comodamente adagiati di proprietà del lido, si rompe, provocando una rovinosa caduta al suolo.
In tutti i casi in cui il sinistro avviene in Italia, ogni questione relativa al risarcimento sarà regolata dal diritto italiano e competenti a decidere saranno le autorità giudiziarie italiane.
Quale è la prima azione da intraprendere in caso di sinistro in Italia?
Per prima cosa, dopo un infortunio, anche se in apparenza le conseguenze appaiono irrilevanti, dovrete recarvi immediatamente dalla guardia medica, oppure al più vicino pronto soccorso per le prime cure.
L’attestato medico ottenuto nell’immediatezza del fatto è infatti una preziosa fonte di prova del danno che non dovrebbe mai mancare.
Anche se in quei momenti le barriere linguistiche possono scoraggiare la vittima, che di regola dopo aver subito lo schock dell’infortunio, non vuole sottoporsi alle visite mediche in un paese straniero, in realtà non bisognerebbe mai commettere l’errore di ritornare prima nel proprio paese per poi sottoporsi alle cure mediche.
E’ necessario far attestare dal medico, nell’immediatezza del fatto, le lesioni subite ed è bene conservare tutta la documentazione medica, (con la diagnosi, gli accertamenti e i documenti di entrata del Pronto Soccorso) non solo per provare il danno subito e consentire la valutazione delle lesioni ma anche e per rendere possibile continuazione delle cure mediche presso il vostro medico di fiducia.
Come posso provare di essere rimasto vittima di un sinistro in Italia?
Oltre agli attestati medici, conviene anche sempre scattare delle foto alle lesioni riportate e all’ambiente circostante dove è avvenuto il sinistro.
Tali foto saranno in ogni caso utili per documentare i luoghi del sinistro e la compatibilità con le lesioni subite. (es foto dello scalino non segnalato / foto della lesione al ginocchio).
Si consiglia anche di chiedere il contatto delle persone che hanno assistito al sinistro e che in futuro potrebbero essere sentiti come testimoni dell’accaduto.
Il solo fatto di avere testimoni spinge le assicurazioni a risarcire il danno.
Se ho subito delle spese o delle perdite economiche posso ricevere un risarcimento?
Tutte le spese affrontate e le perdite economiche direttamente e indirettamente collegate al sinistro possono rientrare nella domanda di risarcimento. Conservate pertanto qualsiasi scontrino o ricevuta che documenti le spese direttamente collegate all’evento lesivo.
A titolo di esempio, se per andare dal dottore avete preso il Taxi, fatevi rilasciare debita ricevuta e conservatela. Lo stesso vale per il caso in cui abbiate comprato medicinali o affrontato altre spese non preventivate nella vostra vacanza.
Se a causa dell’incidente si sono rotti degli oggetti (es occhiali rotti) documentate anche tali danni subiti, poiché anche questi sono danni che rientrano nella voce dei danni materiali che potrebbero essere fatti valere tramite la richiesta di risarcimento.
Danni materiali e morali
I danni subiti, per i quali è possibile richiedere un risarcimento, sono di vario genere e ve ne sono di diversissimi.
Grosso modo si riconducono a due grandi categorie madre ovvero i “danni materiali” (quindi il danno biologico per le lesioni subite e tutte le perdite economiche e i “danni morali” (danni “patrimoniali e non” come si scrive spesso nelle richieste di risarcimento)
Devo per forza incaricare un avvocato italiano per ottenere il risarcimento?
Non è obbligatorio rivolgersi ad un avvocato per chiedere il risarcimento dei danni. Tuttavia conviene rivolgersi ad uno studio legale, per esercitare al meglio la richiesta di risarcimento.
L’avvocato, infatti, per prima cosa preparerà una “messa in mora” da notificare al responsabile del sinistro.
La messa in mora è una particolare richiesta di una somma di danaro pretesa a titolo di ristoro, da pagata entro un certo termine di regola 15 giorni, pena la minaccia di intraprendere ulteriori azioni legali.
Qualora il responsabile del sinistro o la sua assicurazione non intendano pagare, bisognerà citarli di fronte ad un tribunale.
Cosa si intende per danno da “cose in custodia” in Italia?
Se il danno è stato causato non da un comportamento diretto di qualcuno ma da una cosa altrui potrebbe allora trovare applicazione l’art. 2054 del codice civile secondo il quale il custode della cosa dannosa è responsabile delle cose che ha in custodia.
Si pensi ad es. al gestore di un locale commerciale aperto al pubblico che non ha debitamente segnalato uno scalino.
Pertanto, a meno che il custode non riesca a dimostrare che la vittima dell’incidente ha tenuto un comportamento negligente, imprudente, ovvero che il sinistro sia stato generato dal caso fortuito (cioè che l’evento lesivo è stato provocato da un evento imprevedibile, che esula la responsabilità del custode), la vittima ha buone chance di ottenere il risarcimento dei danni.
Spetta la custode dover dimostrare di aver ottemperato diligentemente ai suoi doveri.
Come si calcola il danno per le lesioni fisiche subite?
Mentre in Germania la somma del risarcimento viene calcolata sulla base della giurisprudenza in materia, e quindi in altre parole, sull’analisi delle sentenze dei tribunali, in Italia ci sono delle specifiche Tabelle sul danno biologico (cosiddette Tabelle di Milano), che consentono di valutare le lesioni subite.
Il medico legale, valutando la documentazione medica, assegna un punteggio alle lesioni e ai giorni di invalidità susseguiti alle lesioni subite e necessari per ottenere la guarigione.
Tramite questo punteggio, l’avvocato quantifica poi concretamente il danno in una somma di danaro.
La perizia medico-legale è molto importante e potrà anche essere allegata in giudizio, di fronte al Tribunale, per documentare l’entità del danno subito. Alle voci del danno biologico, poi, andranno aggiunte le altri voci di danno, quindi a titolo di esempio danni morali, spese e il mancato guadagno.